Ormai è evidente: le ONG Tedesche & Vaticane hanno scelto l'Italia come approdo privilegiato per tutti i clandestini del pianeta. Probabilmente non hanno compreso queste ONG che l'aria in EUROPA è mutata. La maggioranza del POPOLO, quello che non lucra sugli immigrati: E' stufa. Stufa di vedere le Città allo sbando in mano a sfaccendati che oltre a NON VERSARE 1 € all'Erario, sfruttano la nostra sanità,.. Prima gli stranieri e poi gli italiani: HA STUFATO. Se ne rendano conto. La misura è colma: se ne tornino da dove sono venuti.
giovedì 5 settembre 2024
martedì 3 settembre 2024
lunedì 2 settembre 2024
La Turchia ha chiesto ufficialmente di entrare nei Brics
La Turchia ha ufficialmente presentato una domanda per entrare a fare parte dei Brics, l'organizzazione internazionale delle economie emergenti fondata nel 2009, di cui fanno già parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Lo ha riferito sul proprio sito BLOOMBERG, citando fonti informate sulla questione e facendo sapere che la domanda è stata presentata nei mesi scorsi in virtù della mancanza di progressi nel negoziato di adesione della Turchia all'Unione Europea, congelato da circa 8 anni. Da quanto emerso, la richiesta potrebbe essere presa in considerazione durante un vertice dell'organizzazione che si terrà in Russia tra il 22 e il 24 ottobre.
motivi legati alla scelta della Turchia
Come detto, dunque, quella di Ankara sembra una mossa nell'aria già da tempo, mirata ad ampliare il raggio di azione turco verso est ed espandere l'influenza globale del Paese. Lo scorso 10 giugno il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, aveva partecipato ai lavori del summit dei ministri degli Esteri Brics come ospite, invitato dalla Russia. A margine dell'evento, Fidan aveva definito il gruppo come "un'alternativa all'Unione Europea". L'organizzazione, infatti, ha come obiettivo quello di rafforzare l'asse tra le cinque principali economie emergenti e negli ultimi anni ha incrementato il proprio appeal a livello economico. Tanto che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha voluto guardare con interesse ai vantaggi che potrebbero derivare dalla possibile adesione della Turchia al Brics. Tra l'altro proprio il governo turco mira ad una unione doganale con l'Unione Europea, fondamentale per l'economia interna, senza però voler rinunciare a possibili accordi che alimentino l'interscambio commerciale e ad investimenti con altri Paesi in crescita economica.
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